
È passata un’altra notte. Mi sono svegliata almeno 7 volte. Quell’elfo non mi dà pace. Ne combina di ogni. Ieri ha tirato fuori tutti i miei puzzle e ha sparpagliato tutti i pezzi in giro per la cucina. E poi a chi tocca sistemare? A me! Robe da pazzi. Gliele darei io le buone maniere, ma giù per la testa. Insomma stanotte ad ogni rumore mi svegliavo pensando fosse lui, per poi scoprire che, invece, era solo mio fratello, che ha il sonno agitato. Lui si che va d’accordo con l’elfo.
Mi stiracchio e scendo. Non ci credo: l’elfo sta cercando di arrampicarsi sull’armadio della lavanderia usando le luci di Natale come corda. Questo è matto, penso. Scuotendo la testa vado a pescare dal calendario di Avvento e cosa mi trovo? Ancora due cioccolatini, è la terza volta in quattordici giorni! Glielo faccio presente. Prendo il mio e me lo metto davanti alla tovaglietta della colazione. Mamma arriva e mette un bicchiere di carta sopra al cioccolatino.
- Non ti starai mica lamentando che c’è un cioccolatino nel calendario!?
- Mamma è la terza volta!
- Preferiresti una carota?
- Ma cosa dici!?
Poi tira via il bicchiere e, vi giuro, il cioccolatino non c’era più! Ci son rimasta di stucco. Sparito. Cercai sotto al bicchiere, ma non c’era. Cercai nelle tasche di mamma ma erano vuote. Cercai nelle sue mani ma non c’era traccia di niente. Guardai anche per terra perché papà dice sempre che mamma ha le mani bucate. Mi girai verso l’elfo che intanto mamma aveva rimesso a posto e gli cacciai un urlo terrificante. Finito il fiato, lo guardo e lui, col suo faccino strafottente, sorrideva come al solito e, pensate un po’, aveva vicino a sé il mio cioccolatino. Che insolente.
In macchina, andando a scuola pensai: meglio un cioccolatino che niente!
Non credete?
Categoria: bozze