Tra una cosa e l’altra, per non perdere di vista il tempo che passa, provo ad assegnare ad ogni giornata un brano musicale.
Potevo chiamarlo diario musicale, ma ho scelto un titolo in inglese per protestare contro la “rivoluzionaria” idea di multare l’uso di parole straniere. Si sa che multare suscita la voglia di contravvenire all’ordine. Infatti multerei tutti i lettori di più di un libro al mese, vedi poi come ti promuovo la lettura!

Lunedì: Sorprendimi – Stadio. Risveglio di inaspettata dolcezza.
Martedì: Sitting Still – R.E.M. O qualsiasi brano dall’album Murmur. La parola chiave è infatti “mormorio”, “brontolìo”, “lamentela” o qualsiasi altra parola che mi ricorda quanto noi “grandi” sappiamo diventare lagnosi.
Mercoledì: True colors – Phil Collins (a me piace di più la sua versione). Incontro positivo con chi maneggia colori. Presto novità!
Giovedì: Pigro – I.Graziani. Abitudini dure a morire.
Venerdì: Confusione – Lucio Battisti. Vedi martedì. Con il verso: “Tu vorresti imbalsamare anche la più piccola emozione: confusione!” vince la settimana.
Sabato: Hymn for the weekend. Parola in codice: #ilovefalaouna.